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Angelo Greco  データトレンド (30日)

Angelo Greco 統計分析 (30日)

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CANONE RAI: COME RISPARMIARE SUBITO 45 euro Ma attenzione. Hai termine fino al 30 giugno. Ecco cosa devi sapere per ottenere lo sconto o non pagare del tutto #legge #canonerai #rai
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#ad Ecco perché in condominio bisogna controllare sempre i consumi: rischi di pagare per conto degli altri. Monitora se@pre le bollette con l’amministratore #legge #adv #condominio #bollette #luce #gas
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Come intestare una casa al figlio senza pagare tasse e notaio? È possibile. Anche se non è un gioco da ragazzi. Prendete carta e penna. Intestare una casa a un figlio. Un gesto d'amore, ma anche un salasso! Tra tasse di donazione, imposte di registro, onorari del notaio, sembra quasi che lo Stato voglia diventare socio di casa tua. E se ti dicessi che esistono due strade, perfettamente legali, per trasferire un immobile a un figlio o al coniuge pagando quasi zero? Non è una truffa, non è una scorciatoia illecita. È la legge stessa che, a volte, nasconde dei "trucchi" incredibili. Oggi ve li svelo. La prima via, la più sorprendente e, diciamocelo, forse meno geniale, è usare la separazione legale. Una legge del 1987 prevede che tutti i trasferimenti immobiliari tra coniugi, fatti all'interno di un accordo di separazione o divorzio, siano esenti da imposte. Niente imposta di registro, niente imposte ipotecarie e catastali. Come funziona? Marito e moglie devono separarsi consensualmente. Vanno in tribunale con un avvocato e, nell'accordo di separazione, inseriscono una clausola: il marito, ad esempio, come parte degli accordi, cede la sua quota della casa al figlio. Il giudice ratifica l'accordo, che viene trascritto nei registri immobiliari. Costo totale dell'operazione di trasferimento? Solo il contributo unificato per avviare la procedura in tribunale: 43 euro. Sì, quarantatré euro per intestare una casa! E poi la sentenza va trascritta nei pubblici registri. Altre 500 euro al massimo, ma questo è un passaggio che dovreste fare comunque. E la parte più incredibile? Una volta che la casa è intestata al figlio, la legge non vieta ai due coniugi di "riconciliarsi". La separazione perde valore, ma il trasferimento di proprietà resta valido e intoccabile. È una strategia confermata più volte persino dalla Cassazione. La seconda via è più una maratona: l'usucapione. In pratica, se tuo figlio vive per 20 anni in un immobile di tua proprietà, comportandosi come se fosse il vero proprietario (ad esempio facendo lavori senza chiederti il permesso), e tu in questi 20 anni non rivendichi mai formalmente la casa, alla fine di questo periodo tuo figlio può chiedere a un giudice di dichiararlo proprietario per usucapione. La sentenza del giudice sostituisce l'atto del notaio. Bello, no? Ni. Perché è un percorso lunghissimo, e alla fine non è gratis. Devi comunque fare una causa, con costi per la mediazione obbligatoria, l'avvocato, le tasse del tribunale. Alla fine, potresti spendere una cifra non molto diversa da quella di un atto notarile, ma dopo aver aspettato 20 anni! Attenzione però: queste strategie, per quanto legali, non devono essere usate per fregare i creditori o il Fisco. Se l'intento è solo quello di sottrarre la casa ai debiti, l'operazione può essere revocata o dichiarata simulata, con conseguenze molto serie. E anche l’Agenzia delle Entrate, se sospetta che stai usando l’usucapione solo per non pagare l’imposta di registro, può farti un accertamento. #casa #notaio #donazione #fisco
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Addio spid gratis Lo SPID sta per diventare a pagamento. E questo perché lo Stato ha sospeso i fondi pubblici per erogare il servizio, che resterà a carico delle aziende private e finirà per pesare sulle nostre tasche. Quaranta milioni di euro promessi nel decreto 2023 sono ancora bloccati: niente soldo, niente SPID gratis. Infocert annuncia 5,98 euro l’anno dal 28 luglio, dopo dieci anni di gratuità, e Aruba ha già fatto pagare dal secondo anno. Le aziende che hanno investito fino a 30 milioni per mantenere acceso il sistema non ce la fanno più: costi senza ricavi, squilibrio insostenibile. Il tempo stringe: a luglio scade la convenzione Stato–fornitori SPID. Se non si rinnova con nuovi fondi, addio accesso gratuito ai servizi digitali della PA. Prepara la carta di credito: la digitalizzazione italiana rischia di trasformarsi in un abbonamento a pagamento. L’ennesimo. È l’ora di rivedere le priorità e chiedere alle istituzioni di mantenere le promesse. L’accesso ai servizi della pubblica amministrazione è un diritto costituzionale, che non può essere messo a pagamento. #legge #spid #pa
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Lo scandalo della fiducia: il decreto sicurezza sotto accusa. Un clima teso avvolge il Parlamento italiano mentre il controverso Decreto Sicurezza si avvia verso il voto finale alla Camera, blindato dalla questione di fiducia posta dal Governo. Una mossa che, secondo critici e opposizioni, trasforma il Parlamento in un "passacarte" dell'Esecutivo e solleva forti dubbi sulla reale dialettica democratica. Questo provvedimento, già al centro di aspre polemiche per le sue implicazioni su diritti e libertà, è ora sotto i riflettori non solo per i contenuti, ma anche per la modalità con cui viene imposto. #decretosicurezza #legge #governo #meloni #salvini
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LE BUGIE DEI CALL CENTER Quanto tempo ha un call center per chiedere un pagamento? Di regola la prescrizione è di 10 anni. Ma se si tratta di abbonamenti e altri pagamenti periodici, la prescrizione è di 5 anni. È il caso ad esempio delle bollette del telefono. C’è però l’eccezione delle bollette di luce, acqua e gas che si prescrivono in 2 anni. Spetta al creditore dimostrare di aver interrotto i termini di prescrizione con una lettera raccomandata a/r o una pec con una diffida #legge #debito #debiti #bollette #callcenter #luce #acqua #gas #telefono
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È LEGALE LA TELECAMERA IN AUTO PER RIPRENDERE LA STRADA PUBBLICA È possibile installare una telecamera e riprendere ciò che ci circonda mentre guidiamo. Non è necessario omologare la telecamera ma non deve oscurare la visuale sul parabrezza del conducente. Quest’ultimo infatti deve sempre guidare in condizioni di sicurezza. La legge tutela la privacy all'interno dei luoghi di "privata dimora" (come l'abitazione di una persona, il suo ufficio privato o le sue pertinenze), punendo con il reato di "interferenze illecite nella vita privata" (art. 615-bis del Codice Penale) chi effettua riprese indebite in questi spazi. La strada pubblica, per sua stessa natura, non rientra in questa nozione. Chiunque circoli su una pubblica via è per definizione esposto alla vista altrui. La giurisprudenza della Corte di Cassazione è costante nel ritenere che le riprese di comportamenti "non comunicativi" (come, appunto, la guida di un'auto o il semplice camminare per strada) in luoghi pubblici o aperti al pubblico siano pienamente lecite. Di conseguenza, l'attività di registrazione di una dashcam, che riprende ciò che è visibile a tutti dalla strada, non viola questa norma penale. #dashcam #legge #auto #telecamera #privacy
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REFERENDUM 2025: cosa conviene votare? Il quesito sulla residenza degli immigrati e le verità scomode sulla poliIa che la politica non vuole rivelare #referendum #referendum2025 #immigrati #legge #immigrazione #cittadinanza #cittadinanzaitaliana
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Se l'allarme antitaccheggio di un negozio suona al tuo passaggio, la guardia giurata o l'addetto alla vigilanza non possono perquisire la tua borsa o la tua persona. La perquisizione è un atto riservato esclusivamente alle forze dell'ordine. Gli addetti alla vigilanza privata, incluse le Guardie Particolari Giurate (GPG), non sono né pubblici ufficiali né agenti di pubblica sicurezza o di polizia giudiziaria. Sono dei privati cittadini che, dopo aver ottenuto una specifica licenza rilasciata dal Prefetto, sono autorizzati a svolgere un'attività di vigilanza e custodia su beni mobili o immobili. L'addetto alla vigilanza può solo: 1- chiederti di fermarti: può invitarti a rimanere all'interno del negozio; 2- impedire la consumazione del reato: se ti vede con della merce non pagata che stai cercando di portare fuori, può intervenire per bloccarti e recuperare la merce; 3- chiamare immediatamente le Forze dell'Ordine: Questo è il suo dovere principale. Una volta fermata la persona sospettata, l'addetto alla vigilanza deve allertare subito il 112 o il numero di emergenza locale. 4- procedere al fermo (nei limiti del "fermo da parte di privati"): l'articolo 383 del Codice di Procedura Penale consente a ogni privato cittadino (e quindi anche a una guardia giurata) di procedere all'arresto (tecnicamente, al "fermo") di una persona colta in flagranza di un reato grave per cui è previsto l'arresto obbligatorio da parte della polizia. La persona fermata deve essere poi immediatamente consegnata alle forze dell'ordine. #legge #furto #guardiagiurata #supermercato #perquisizione #furto
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Il governo ha partorito un disegno di legge sulla caccia che fa impallidire qualunque concetto di tutela ambientale. O di decenza. Non si parla più di caccia a 7 specie protette. Ora diventano 47. Si potrà sparare di notte, sulle spiagge, nelle aree demaniali, nei parchi, nelle proprietà private, ovunque. E se ti azzardi a protestare? Fino a 900 euro di multa. Già, perché in questa nuova distopia italiana il problema non è chi uccide, ma chi si indigna. Nel 2022 l’articolo 9 della Costituzione è stato modificato per tutelare gli animali. Ma ora il governo fa retromarcia e sventola il fucile in nome del consenso. Lobby 1, Costituzione 0. Hai presente Hunger Games? Qui si gioca a chi ammazza di più. Ma senza telecamere. Nel silenzio. Nell’indifferenza. Con la benedizione dello Stato. Si legalizza il bracconaggio. Si amplia la stagione venatoria. Si consente di uccidere gli animali anche nel periodo della nidificazione. Il che significa non uccidere solo un animale ma almeno tre, perché le uova senza la madre muoiono. E poi si zittisce chi alza la voce. E intanto i politici si riempiono la bocca di parole come “biodiversità” e “benessere animale”, mentre firmano leggi che sanno di piombo e ipocrisia. Noi abbiamo abolito la pena di morte per gli esseri umani. Ma per gli animali? Via libera alle armi. Chi difende questo scempio dice che è “tradizione”, “gestione del territorio”, “controllo delle specie”. Ma la verità è una sola: si uccidono animali per sport. E allora basta giri di parole: Deve essere ancora lecito ammazzare animali per divertimento? Sì o No. Punto. Chi tace, spara due volte. E questa volta il bersaglio non è solo un animale: è la nostra coscienza. #caccia #legge #animali
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#ad Con Billoo puoi riprendere il controllo delle tue bollette, senza perdere tempo e senza farti fregare. Scaricala e inizia a risparmiare. #adv #bollette #luce #gas #business @App.Billoo
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MANTENIMENTO AI FIGLI SEMPRE DOVUTO Le rassicurazioni della madre che non vuole figli o che non è incinta non esonerano l’uomo dai doveri nei confronti del figlio nato da una gravidanza non voluta. Né si può parlare di truffa se lei non gli dice che ha smesso di prendere la pillola: la scelta di una gravidanza è personale e non sindacabile #legge #padre #figlio #maternità #famiglia #mantenimento
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Evasione fiscale. Emettere fatture false non è più punibile penalmente grazie a due recenti riforme #legge #fatture #fisco
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Certamente! Ho analizzato con la massima cura il testo che mi hai fornito, ricco di dettagli tecnici e riferimenti giurisprudenziali. Sono pronto a trasformarlo in una guida completa e dettagliata, rispettando tutte le tue preziose indicazioni, inclusa quella di inserire esempi pratici per chiarire i concetti più complessi. L'introduzione sarà particolarmente curata per contestualizzare bene il titolo, come da tua richiesta, e ogni singolo riferimento troverà il suo preciso collocamento nel testo. E, come sempre, la parola che abbiamo concordato di evitare non sarà utilizzata. ## Matrimonio nullo: l'assegno all'ex si paga ancora? (2025) **Abstract:** Se il tuo matrimonio viene annullato da una sentenza (civile o ecclesiastica), devi continuare a pagare l'assegno di mantenimento o divorzile? E puoi riavere indietro i soldi già versati? Guida completa e aggiornata al 17 giugno 2025 alle complesse conseguenze economiche della nullità. Immagina questa situazione: tu e il tuo ex coniuge siete separati o avete già divorziato. C'è un provvedimento del giudice che ti obbliga a versare un assegno mensile, e tu hai sempre pagato puntualmente. Ma un giorno, arriva una sentenza che rimescola tutte le carte in tavola: il vostro matrimonio viene dichiarato **nullo**, come se non fosse mai esistito. Questo accade, ad esempio, quando la Sacra Rota annulla un matrimonio concordatario e la sentenza ecclesiastica viene resa efficace in Italia (la cosiddetta "delibazione"). A questo punto, sorgono una serie di domande tanto logiche quanto cariche di implicazioni economiche: **se il matrimonio viene annullato, bisogna pagare l'assegno di mantenimento? E se si era già divorziati? E, soprattutto, si ha diritto alla restituzione di quanto già versato?** La risposta che arriva dalla legge e dalla giurisprudenza è complessa e distingue nettamente tra assegno di separazione, assegno di divorzio e somme già pagate. ### L'annullamento del matrimonio cancella l'obbligo di pagare l'assegno di mantenimento stabilito con la separazione? Sì, su questo punto la giurisprudenza è consolidata e la risposta è netta. La dichiarazione di nullità del matrimonio, una volta diventata definitiva, **travolge e fa cessare l'obbligo di corrispondere l'assegno di mantenimento** che era stato stabilito in sede di separazione personale. * **Perché?** La ragione è puramente giuridica. La separazione, a differenza del divorzio, non scioglie il vincolo matrimoniale, ma ne sospende solo alcuni effetti. L'assegno di mantenimento in fase di separazione si fonda proprio sul **dovere di assistenza materiale che deriva dal vincolo coniugale ancora esistente**. Se una sentenza dichiara che quel vincolo era nullo fin dall'origine (*ex tunc*), viene a mancare il presupposto giuridico stesso su cui si basava l'obbligo di mantenimento. Se non c'è mai stato un matrimonio valido, non può esistere un dovere di assistenza materiale tra coniugi separati (**Tribunale Ordinario Catanzaro, sez. 1, sentenza n. 1750/2018**; **Corte di Appello di Bari, Sentenza n.613 del 24 aprile 2024**). Se la sentenza di nullità interviene mentre è ancora in corso la causa di separazione, il giudice dichiarerà la "cessazione della materia del contendere" per la domanda di separazione e per tutte le richieste economiche a essa collegate. ### E cosa succede, invece, all'assegno di divorzio se il matrimonio viene dichiarato nullo? Qui la situazione è molto più complessa e la risposta è: **dipende**. A differenza dell'assegno di separazione, l'assegno di divorzio non si fonda più sul dovere di assistenza coniugale, ma su un principio di **solidarietà post-coniugale**, che ha una funzione assistenziale, compensativa e perequativa, basata sul contributo dato da ciascun coniuge alla vita familiare. Il fattore determinante per capire se l'assegno di divorzio "sopravvive" alla nullità del matrimonio è il **giudicato**, cioè il momento in cui le rispettive sentenze (quella di divorzio e quella di delibazione della nullità) diventano d
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PEZZOTTO: ARRIVA LA STANGATA Le nuove sanzioni e la retata della guardia di finanza. Ecco cosa rischi se guardi le partite di calcio con la pirateria #legge #pezzotto #calcio #pirateria #sky #dazn
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Ma davvero una persona per una rata non pagata alla finanziaria può finire nella lista nera dei cattivi pagatori? Oggi vi svelo una cosa che non tutti sanno e che, sicuramente, non piacerà ai vostri creditori. Non si può segnalare una persona per un semplice ritardo. Anche per una mensilità non pagata non si finisce nella black list: ci vogliono elementi di una seria difficoltà economica. Nonostante la prassi di alcune finanziarie, un mero e singolo ritardo nel pagamento non è, di per sé, una causa sufficiente per giustificare una segnalazione negativa, specialmente quella più grave di “sofferenza” in Centrale dei Rischi. La banca o la finanziaria, prima di segnalare, deve accertare l’esistenza di una “grave e non transitoria difficoltà economica”, una condizione che, pur non coincidendo con il fallimento, deve essere seria e duratura. Se, ad esempio, hai sempre pagato puntualmente le rate di un finanziamento e, per una dimenticanza, ne salti una o la paghi con qualche giorno di ritardo, ma per il resto la tua situazione finanziaria è solida, una segnalazione immediata come “cattivo pagatore” sarebbe illegittima e sproporzionata. E poi c’è una importante garanzia per il cittadino: prima che la finanziaria segnali un ritardo, deve inviare un preavviso al cliente per consentirgli di sanare la situazione o di contestare l’addebito se infondato. Se tutto ciò non avviene vi spetta il risarcimento del danno. #debiti #legge #banca #crif #cattivipagatori #finanziaria #mutuo #prestito
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Sei risultato positivo alla cannabis, ma eri perfettamente lucido alla guida. Ti ritirano la patente. Sembra la fine del mondo, una condanna automatica. Ma se ti dicessi che un giudice ha appena detto “No, non ci sto!” e ha restituito la patente a un motociclista proprio in questa situazione? Oggi parliamo di una sentenza che sta facendo tremare il nuovo Codice della Strada e che potrebbe cambiare le regole del gioco per migliaia di automobilisti. Allora, la storia arriva da Asti, Piemonte, e potrebbe fare da apripista. Un motociclista fa un incidente, viene sottoposto ad analisi e risulta positivo ai cannabinoidi. Automaticamente, come prevede la legge, la Polizia gli ritira la patente e la Prefettura gliela sospende. Fine della storia? Nemmeno per sogno. Il suo avvocato fa ricorso e il giudice di pace fa una cosa clamorosa: gli restituisce immediatamente la patente! Perché? Il punto chiave è una parolina magica: “lucido”. Dalla documentazione medica è emerso in modo chiaro che, al momento della guida, il conducente non era in stato di alterazione. Era positivo, sì, ma era perfettamente lucido. E per il giudice, se non c’è alterazione, il ritiro e la sospensione immediata della patente sono illegittimi. Ma com’è possibile, se la legge è così severa? Qui sta il paradosso. Il nuovo articolo 187 del Codice della Strada, riformato a fine 2024, è durissimo: non punisce solo chi guida “sotto l’effetto di”, ma chi guida “dopo aver fatto uso” di sostanze. Questo significa che le tracce possono rimanere nel tuo organismo per giorni, e se ti beccano sei in un guaio, anche se sei completamente sobrio. Basta, secondo una circolare ministeriale, la presenza di “metaboliti attivi” per far scattare la denuncia penale e la sospensione della patente. #multa #canna #maria #codicedellastrada #legge #polizia
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“Fumare” e dopo due giorni mettersi alla guida: ora è possibile. Siamo già a tre: tre pronunce che bocciano la riforma dell’articolo 187 del codice della strada voluta da Salvini che, come sapete, in tema di guida sotto effetto di stupefacenti, ha eliminato la valutazione dell’effettiva capacità psicofisica del conducente: ora scatta il reato solo se si è postivi al test o dell’esame del sangue. La Procura del Tribunale di Brescia, con un incredibile provvedimento dello scorso 28 maggio che farà storia, ha annullato una multa elevata dalla polizia a un automobilista risultato positiva al THC. E, questa volta, per la prima volta, non si trattava di uso terapeutico della cannabis, ma ricreativo avvenuto solo 48 ore prima del controllo. Diversi giudici stanno sospendendo le procedure restituendo la patente agli automobilisti in attesa che la Corte Costituzionale si pronunci sulla questione già sollevata della legittimità del nuovo art. 187 codice della strada. E l’esito appare ormai abbastanza scontato se è vero che le stesse Prefetture ormai, in via di autotutela, si stanno guardando bene dal sospendere le patenti. #legge #codicedellastrada #187 #polizia #multa #reato
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Come prevedibile il referendum non ha raggiunto il quorum. Negli ultimi trent’anni il quorum nei referendum è stato raggiunto una sola volta. Il motivo, secondo me, è semplice: la legge è ancora troppo complicata e la gente continua a percepire le domande più come una questione di bandiera politica che non come un vero dibattito sul merito delle norme. Prendiamo l’ultimo referendum. Io ho votato no alla proposta di rimettere totalmente al giudice il potere di decidere quanto risarcire un lavoratore in caso di licenziamento illegittimo. Perché? Perché, dopo aver letto le sentenze degli ultimi anni, ho visto quanto pericoloso possa essere uno strapotere senza limiti. Quando il giudice può decidere tutto, senza vincoli chiari, il rischio è l’arbitrarietà. E in passato, proprio questa discrezionalità ha contribuito al fallimento di diverse aziende, con danni enormi non solo per gli imprenditori, ma anche per gli stessi lavoratori. Un tetto massimo previsto dalla legge, al contrario, garantisce equilibrio: tutela gli altri dipendenti e offre una certezza anche a chi dà lavoro. Eppure, questa riflessione è passata completamente sotto traccia. Il tema è stato trasformato in un semplice scontro tra partiti, tra tifoserie, come se fosse il derby della domenica. E questo, inevitabilmente, allontana gli elettori. Forse sarebbe il caso di eliminare il quorum, come già avviene in molti altri Paesi. La soglia del quorum non è garanzia di partecipazione, ma alibi per l’astensionismo organizzato. Chi vuole che il referendum fallisca, non fa campagna sul merito: invita semplicemente a non votare. Il quorum, oggi, è diventato un’arma di boicottaggio, non uno stimolo alla partecipazione. I media non aiutano. Spesso si limitano a raccontare i referendum con titoli da battaglia politica. “La destra dice no”, “la sinistra dice sì”. E il merito della questione? Scompare. Nessuno si prende la briga di spiegare cosa si vota davvero. Si trasforma tutto in un talk show con urla e slogan, così la gente spegne la tv o scrolla oltre. E poi c’è il paradosso italiano: ci lamentiamo dello Stato, ma ci rifiutiamo di usare gli strumenti per cambiarlo. È come avere un estintore mentre la casa brucia e dire: “No, non lo uso perché l’amministratore è corrotto”. L’astensione per protesta è legittima, certo, ma quando diventa cronica è solo indifferenza travestita da finta superiorità morale. #referendum #legge #quorum #politica #elezioni #italiani #governo
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